
Il separatore a coalescenza è stato progettato, realizzato e collaudato per trattare acque reflue ad elevato contenuto di idrocarburi e olii minerali non in emulsione, prodotte nell’ambito di officine meccaniche, provenienti da impianti per il lavaggio di autoveicoli, raccolte da piazzali adibiti a parcheggio di autoveicoli o di distribuzione carburante. La funzione epurativa del separatore consiste specificamente nell’intercettazione inizialmente per via gravimetrica, successivamente attraverso uno o più stadi di filtrazione fondati sul principio fisico della coalescenza degli idrocarburi ed olii minerali non emulsionati presenti nella corrente fluida.
Per il corretto funzionamento è necessario che l’acqua da trattare sia preventivamente privata del materiale solido grossolano, intercettabile mediante dispositivi a griglia, e di quello fine, separabile mediante la realizzazione di comparti di decantazione (dissabbiatori) adeguatamente dimensionati. La presenza di carico inquinante disciolto (BOD5, COD, Ammoniaca, Tensioattivi, etc.) può essere tollerata solo se in quantità minime, tali cioè da non provocare immediati fenomeni di fermentazione organica, né favorire (unitamente all’azione di rimescolamento degli irroratori in pressione) l’insorgere di stati di emulsione degli idrocarburi. E’ necessario limitare al minimo indispensabile il dosaggio di prodotti detergenti (emulsionanti) negli impianti di autolavaggio (automatici e manuali), escludendoli completamente nell’eventuale lavaggio della pavimentazione.
I diversi modelli proposti sono dimensionati con riferimento al massimo afflusso istantaneo di acqua previsto, indipendentemente dal suo contenuto inquinante di olii ed idrocarburi. Quest’ultimo determinerà invece la frequenza delle operazioni di gestione e manutenzione che si renderanno necessarie, oltre che l’entità della morchia oleosa da avviare allo smaltimento finale.
Nota: Le prove di rendimento sono state effettuate con densità di olio pari a 0,85 Kg./litro corrispondente al normale gasolio per autotrazione.
Il separatore di olii a coalescenza è strutturalmente composto da un’unica vasca cilindrica, realizzata in P.R.F.V. (Poliestere Rinforzato con Fibra di Vetro, materiale più comunemente conosciuto come “vetroresina”), all’interno della quale sono ricavati i diversi comparti e disposti i filtri necessari.
L’intercettazione degli olii avviene inizialmente nel comparto di flottazione, in conseguenza di uno stato di calma delle acque che favorisce la semplice risalita a galla delle sostanze di minore densità di massa, quindi all’interno di più unità filtranti di tipo “a coalescenza” (eventualmente differenziate per tipologia del materiale filtrante) che trattengono l’olio adeso alla superficie del materiale filtrante finché le dimensioni delle aggregazioni oleose diventano tali da provocarne il distacco e la risalita in superficie.
In ogni caso l’olio intercettato e risalito in superficie sarà scaricato per gravità nel comparto di accumulo centrale, da cui ad esaurimento del volume utile dovrà essere asportato ed avviato allo smaltimento secondo le modalità di legge.
Lo scarico dell’olio verso il comparto di accumulo avverrà per tracimazione naturale e/o mediante l’esecuzione manuale di semplici operazioni programmate, la cui periodicità sarà ovviamente in funzione delle quantità realmente presenti nell’acqua in ingresso; in pratica consisterà nell’apertura, con impianto in quiete idraulica, di una valvola rapida posta a quota opportuna che consentirà lo sfioro calibrato ed il deflusso della frazione liquida presente in superficie.