Dissalazione

OSMOSI INVERSA ROAD-E

Limpegno per arrestare lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente innalzamento dei livelli del mare cresce ogni giorno di più, come quello per diminuire i gas a effetto serra nellatmosfera. Nonostante la costanza nel tutelare il nostro pianeta bisogna far fronte ad alcune crisi importanti come quella dellacqua dolce.

Lacqua dolce rappresenta circa il 2,5% dell’acqua totale presente sul pianeta. Di questa frazione la maggior parte è presente nei ghiacciai e in nevai: possiamo dunque affermare che circa solo lo 0,007% dell’acqua presente sulla Terra è disponibile per la popolazione mondiale. Sapendo che l’acqua marina è presente in enormi quantità, si fa sempre più strada l’utilizzo di impianti desalinizzatori.

La dissalazione (o desalinizzazione) è un processo che permette di ridurre o eliminare totalmente i sali presenti all’interno dell’acqua di mare o salmastra, rendendola potabile o adatta a scopi agricoli e industriali.

In linea teorica, un desalinizzatore può essere utilizzato in tutte le zone in cui si ha necessità di acqua dolce pur avendo a disposizione solamente acqua salata.

Attualmente la desalinizzazione dell’acqua marina è impiegata regolarmente in 183 Paesi nel mondo; la metà degli impianti dissalatori globali è attualmente installata nel Medio Oriente. A livello europeo, il Paese con il maggior numero di impianti di desalinizzazione è la Spagna, che nel 2021 ne contava circa 765. L’Arabia Saudita, da parte sua, ricava dall’uso dei desalinizzatori circa il 50% della propria acqua potabile.

Le tipologie di desalinizzatore

Esistono diverse tipologie di desalinizzatori, in base alla tecnologia impiegata.
Ecco le tre tipologie principali:

  • Dissalatore a osmosi inversa: questo impianto produce acqua dolce separando l’acqua salata in due flussi, utilizzando una membrana semipermeabile. La chiave del processo è la differenza di pressione: l’acqua salata viene pompata ad alta pressione contro questa membrana che consente all’acqua di passare attraverso, ma blocca la maggior parte dei sali e delle impurità; l’alta pressione obbliga quindi l’acqua salata a passare attraverso la membrana, separandola dai sali, producendo così acqua dolce.
  • Dissalatore a evaporazione: qui il processo è relativamente semplice. L’acqua viene riscaldata, così da farla evaporare; mentre il sale resta in basso, il vapore viene trasformato, così da diventare acqua dolce e pulita.
  • Dissalatore a scambio ionico: questo processo è al contrario molto complesso, e si basa sulla rimozione degli ioni per mezzo di speciali resine.

Circa l’85% degli impianti di desalinizzazione installati a livello globale è a osmosi inversa. Questo perché, se confrontata con il processo a evaporazione, la dissalazione a osmosi inversa richiede molta meno energia, non prevedendo l’impiego di fonti di calore.

Vantaggi e svantaggi di desalinizzare l'acqua marina

I vantaggi di utilizzare l’acqua desalinizzata sono molteplici, analizziamoli nel dettaglio:

1. Fonte affidabile di acqua potabile: uno dei principali vantaggi della dissalazione è che offre una fonte costante e affidabile di acqua potabile. A differenza delle risorse idriche tradizionali, come fiumi o falde acquifere, che possono esaurirsi, l’acqua marina è praticamente inesauribile.

2. Riduzione della dipendenza dalle acque interne: molte regioni nel mondo, soprattutto quelle aride, dipendono fortemente da fonti d’acqua interne limitate. La dissalazione permette a queste aree di diversificare le loro fonti di approvvigionamento idrico, riducendo la pressione sulle risorse interne.

3. Qualità dell’acqua: il processo di dissalazione, quando ben gestito, può produrre acqua di alta qualità, spesso superiore a quella ottenuta da altre fonti. Questo è particolarmente vantaggioso nelle aree dove le risorse idriche tradizionali possono essere contaminate.

4. Sviluppo economico e sociale: la disponibilità di acqua potabile è essenziale per lo sviluppo socio-economico. Le comunità possono prosperare, l’agricoltura può espandersi, e le industrie possono funzionare in modo efficiente se hanno accesso a risorse idriche affidabili.

5. Tecnologia in evoluzione: con gli avanzamenti tecnologici, i costi associati alla dissalazione sono diminuiti nel tempo, rendendo il processo più accessibile a un numero crescente di comunità.

Tra i vari vantaggi c’è anche unopportunità decisamente rilevante da sottolineare: la sinergia tra dissalazione e fonti di energia rinnovabile.
Integrando gli impianti di dissalazione con queste fonti rinnovabili, non solo rendiamo il processo di produzione di acqua potabile più sostenibile, ma iniziamo anche a delineare un modello per un futuro in cui l’energia pulita alimenta le nostre necessità basilari.

Uno svantaggio è rappresentato dalla salamoia, ovvero dallo scarto prodotto dai desalinizzatori a osmosi inversa: per un litro di acqua desalinizzata si creano infatti 1,5 litri di liquido inquinato da rame e cloro che deve essere diluito in modo ottimale, affinché queste acque di scarto non vadano a danneggiare gli ecosistemi marini.

VEDI LE ALTRE CATEGORIE DEGLI IMPIANTI AD OSMOSI INVERSA

ROAD M

ROAD L

BI-ROAD

RICHIEDI INFORMAZIONI


Accettazione Privacy Policy